DM 18 gennaio 1999, n. 8 Programma di Esame per la prova scritta e la prova orale del Concorso Magistrale per esami e titoli
Prot. n.19
Visto il programma di esame per la prova scritta ed orale del concorso magistrale per esami e titoli, approvato con D.M. 15.12.1992;
Ritenuta la necessità di procedere ad una revisione dei contenuti del predetto programma di esame, alla luce dei mutamenti normativi successivamente intervenuti;
Vista la richiesta di parere inoltrata al Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione, con nota n.VD/67 del 3.12.1998, circa la formulazione del nuovo programma di esame;
Visto il parere espresso al riguardo dal Consiglio Nazionale della P.I. nella seduta del 16.12.1998;
Ritenuta l’opportunità di uniformarsi alle indicazioni contenute nel citato parere;
D E C R E T A
Art. unico
E’ approvato il programma di esame per la prova scritta e la prova orale del concorso magistrale per esami e titoli, allegato al presente decreto e del quale costituisce parte integrante.
IL MINISTRO
PROGRAMMA DI ESAME PER LA PROVA SCRITTA E LA PROVA ORALE DEL CONCORSO MAGISTRALE PER ESAMI E TITOLI
Le prove concorsuali hanno lo scopo di accertare il livello di preparazione culturale e professionale, nonché la capacità elaborativa del candidato negli ambiti di competenza specifica del docente della scuola primaria.
PROVA SCRITTA
La prova scritta consiste nella trattazione di un argomento culturale e professionale, scelto dal candidato fra tre proposti.
La prova dovrà accertare la maturità del candidato in ordine alla conoscenza e alla capacità di riflessione sui problemi culturali, pedagogici, metodologico-didattici, organizzativi e giuridico-istituzionali della scuola, con particolare riguardo a quelli pertinenti la scuola elementare.
PROVA ORALE
La prova orale concorre a completare la valutazione del candidato e verte sugli argomenti sottoindicati, da considerare alla luce delle più recenti e consolidate conquiste delle scienze dell’educazione, con particolare riferimento alla psicologia dell’età evolutiva, alla sociologia dell’educazione, alla metodologia didattica, nell’ambito di una visione pedagogica e di una impostazione storica adeguata.
Il candidato deve dimostrare:
- di conoscere i problemi generali indicati in ciascuno dei tre seguenti paragrafi;
- di possedere conoscenza approfondita di uno dei problemi indicati in ciascuno dei paragrafi, riferendosi anche – per almeno uno di essi – ad una o più opere dei principali autori di studi sull’educazione preferibilmente del nostro secolo;
- di avere approfondito, per quanto riguarda il paragrafo 2, i problemi didattici relativi ad una o più discipline;
- di saper cogliere, per le tematiche relative ai processi di riforma in atto, non solo gli aspetti giuridico formali, ma anche le connessioni con il progetto educativo e didattico.
Il candidato, almeno dieci giorni prima della prova orale, comunicherà alla commissione i problemi e la/e disciplina/e prescelti, la/e opera/e relativa/e e la bibliografia consultata.
Gli argomenti di esame sono:
PARAGRAFO 1-PROBLEMATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE
1.1. – Natura e finalità del processo educativo e sua dimensione storica.
1.2.1. – Sviluppo della personalità del fanciullo:
- conoscenze fondamentali sullo sviluppo corporeo e principi di igiene scolastica;
- conoscenze fondamentali della psicologia dell’età evolutiva concernenti lo sviluppo cognitivo e lo sviluppo affettivo;
- conoscenze relative alla psicologia dell’apprendimento e ai processi di socializzazione del fanciullo.
1.2.2. Centralità del bambino nel processo di apprendimento. Diversità e uguaglianza. Valorizzazione delle diversità (personali, socio-ambientali, culturali ed etniche) e convivenza democratica.
1.2.3. – Problemi educativi, didattici e organizzativi relativi alla integrazione scolastica e sociale degli alunni in condizione di handicap fisici, psichici e sensoriali.
1.3.1. – La funzione della scuola nella società contemporanea ed i suoi rapporti con la famiglia e le agenzie educative extrascolastiche, formali e informali.
1.3.2. – Educazione interculturale e processi di integrazione e interazione.
1.3.3. – Condizionamenti socio-culturali e familiari che influenzano lo sviluppo della personalità dell’alunno ed il suo rendimento scolastico; problemi didattici relativi agli alunni in condizione di svantaggio.
1.4.1. – L’autonomia scolastica e la programmazione d’Istituto. Carta dei servizi. Progetto di Istituto. Programmazione educativa e didattica. La programmazione nel modulo organizzativo.
1.4.2. – Didattica generale. Il gruppo docente nei rapporti con i gruppi classe. Il laboratorio. Metodi e tecniche per le attività di insegnamento:
- tecniche per lo sviluppo delle abilità comunicative;
- metodologie per la ricerca;
- organizzazione e conduzione del lavoro di gruppo;
- classi aperte:
- individualizzazione;
- interventi di sostegno educativo e recupero per alunni in difficoltà di apprendimento.
1.4.3. – Sussidi didattici – tecnologie educative – mezzi di comunicazione di massa.
1.4.4. – Valutazione educativa: raccolta sistematica dei dati, documentazione, comunicazione dei risultati.
1.4.5. – Ricerca e sperimentazione educativa nella scuola: scopi, forme e modalità.
1.4.6. – La continuità educativa. Continuità con altri ordini di scuola. Istituti comprensivi di scuola materna, elementare e media. Continuità con le agenzie formative del territorio.
1.4.7. – Orientamento scolastico.
PARAGRAFO 2 – PROGRAMMI E SAPERI – IL PROCESSO DI APPRENDIMENTO
2.1.1. – Conoscenza critica dei programmi didattici della scuola elementare:
- caratteri e fini della scuola elementare;
- la scuola ambiente di apprendimento;
- una scuola adeguata alle esigenze formative del fanciullo;
- programmazione e organizzazione didattica.
2.1.2. – I programmi della scuola elementare e loro rapporto con gli Orientamenti della scuola materna statale e con i programmi della scuola media unica. Continuità e specificità.
2.2.1. – Didattica delle discipline. Specificità e collegamenti. Gli ambiti disciplinari e l’unitarietà dell’insegnamento.
2.2.2. – Alfabetizzazione culturale. Discipline e saperi fondamentali.
2.3.1. – L’organizzazione della scuola elementare: moduli, tempo lungo, tempo pieno.
2.3.2. – Unitarietà dell’insegnamento e dell’attività educativa; pluralità e contitolarità degli insegnanti; il gruppo docente e l’organizzazione dell’insegnamento di tipo collaborativo. La didattica “modulare”.
2.3.3. – Cultura delle pari opportunità in campo formativo.
PARAGRAFO 3 – ORDINAMENTO DELLA SCUOLA ELEMENTARE
3.1. – Cenni di storia della scuola italiana, con particolare riferimento alla evoluzione della scuola elementare.
3.2.1. – La Costituzione italiana e linee essenziali dell’ordinamento amministrativo dello Stato.
3.2.2. – Il Ministero della Pubblica Istruzione: organizzazione centrale e periferica. La scuola dell’autonomia.
3.2.3. – Competenze degli Enti Locali territoriali. Diritto allo studio e organizzazione scolastica sul territorio.
3.3. – Organizzazione e funzionamento della scuola elementare italiana nel vigente ordinamento; conoscenza della legge 5 giugno 1990, n.148 e successive disposizioni applicative. Organico funzionale di circolo.
3.4. – Gestione della scuola: centralismo, decentramento, autonomia. Gli organi di gestione e la partecipazione delle famiglie degli utenti. Finalità, composizione, competenze e funzionamento degli organi collegiali. I gruppi di lavoro. Rapporto tra scuola ed enti territoriali.
3.5.1. – Stato giuridico del docente. La legge e la contrattazione collettiva. Diritti e doveri. Libertà di insegnamento e collegialità. Programmazione, ricerca, sperimentazione e aggiornamento. Formazione in servizio.
3.5.2. – Il docente e la collaborazione alla gestione dell’istituzione scolastica.
3.5.3. – La nuova formazione universitaria dei docenti di scuola elementare.
3.6. – Gli organi tecnici di supporto: IRRSAE, CEDE, BDP.