CM n. 18 del 18 gennaio 2000 – Valutazione Capi di Istituto
Direzione Generale dell’Istruzione Secondaria di 1° Grado Circolare Ministeriale n. 18 Roma, 18 gennaio 2000 Oggetto: Valutazione dei capi di istituto (art. 41 del C.C.N.I comparto scuola). Disposizioni attuative e trasmissione modelli.
Con circolare n. 312 del 21 dicembre 1999 sono stati definiti i criteri e le modalità applicative delle disposizioni contrattuali che hanno previsto la valutazione periodica dell’attività del capo di istituto e l’abolizione dei rapporti informativi e dei giudizi complessivi annuali. Il nuovo sistema configura la valutazione come atto di apprezzamento della qualità dei processi attivati dai capi di istituto. Esso mira a realizzare un passaggio graduale, senza volerne anticipare gli istituti, al futuro sistema di valutazione della dirigenza scolastica. Il sistema che viene attivato presenta forti elementi di innovazione in quanto prevede la diretta partecipazione dei capi di istituto al processo di valutazione, l’intervento di un soggetto terzo (i Nuclei di valutazione) e un colloquio di restituzione degli esiti della valutazione agli interessati che lo richiedano. Come preannunciato con la circolare n. 312/99, con il presente provvedimento vengono definiti i punteggi di valutazione dell’attività dei capi di istituto e vengono fornite alcune indicazioni operative per la realizzazione delle procedure previste. Vengono inoltre trasmessi:
1. ASPETTI PROCEDURALI 1.1 Adempimenti dei Sovrintendenti Scolastici I sovrintendenti scolastici costituiscono, entro il 31 gennaio 2000, i Nuclei di valutazione nel numero e con le modalità previste al punto 1) della circolare n. 312/99 dopo aver acquisito i dati necessari dai provveditori agli studi. L’allegato prospetto (allegato D) indica il numero dei Nuclei di valutazione stimato per ciascuna regione, sulla base dei criteri indicati al paragrafo 1 della circolare citata e dei dati forniti dal sistema informativo. I sovrintendenti sono pregati di confermare entro la data del 15 febbraio 2000 il numero effettivo dei Nuclei costituiti, al fine dell’assegnazione dei fondi necessari per il funzionamento dei Nuclei stessi e per l’attività di formazione dei componenti. Particolare attenzione si richiede nell’individuazione del personale esperto in tecniche di valutazione e controllo di gestione, che va reperito in ambito regionale all’esterno dell’Amministrazione scolastica , avendo cura di accertare che si tratti di personale di provata competenza, in possesso dei requisiti culturali e professionali indicati nella suddetta circolare ministeriale. Qualora sia necessario reperire fuori dell’ambito regionale i componenti i Nuclei appartenenti al ruolo dell’Amministrazione, i provvedimenti di nomina dovranno essere congruamente motivati. I sovrintendenti individuano, all’interno dell’Ufficio scolastico regionale, un ufficio amministrativo che svolga compiti di segreteria organizzativa per assicurare il corretto ed efficace funzionamento dei Nuclei di valutazione. I sovrintendenti curano l’assegnazione ai Nuclei delle unità da valutare, mettendo a disposizione la documentazione presentata dai capi di istituto nonchè i curricoli culturali e professionali degli stessi acquisiti in occasione dei corsi di formazione per l’attribuzione della qualifica dirigenziale. 1.2 Adempimenti dei Provveditori agli Studi I provveditori agli studi mettono tempestivamente a disposizione dei capi di istituto la presente circolare comprensiva dei modelli strutturati avvalendosi dei mezzi di comunicazione più rapidi. I medesimi provveditori, entro il 31 gennaio 2000, forniscono ai sovrintendenti scolastici della regione:
1.3 Adempimenti dei capi di istituto Destinatari della valutazione sono i capi di istituto con rapporto di lavoro a tempo indeterminato in servizio presso le istituzioni scolastiche o presso l’Amministrazione della Pubblica Istruzione e i presidi incaricati. Tra i capi di istituto in servizio presso l’Amministrazione scolastica sono compresi quelli che prestano servizio presso gli IRRSAE, il CEDE e la BDP trattandosi di enti strumentali della stessa Amministrazione. I capi di istituto in servizio presso le istituzioni scolastiche e i presidi incaricati trasmettono al sovrintendente scolastico della regione in cui prestano servizio, entro il 29 febbraio 2000, termine che rettifica quello indicato con la C.M. 312/99, la richiesta documentazione secondo le modalità indicate al punto 5.1 della circolare citata. Entro la stessa data i capi di istituto in servizio presso gli uffici dell’Amministrazione scolastica, l’IRRSAE, il CEDE e la BDP inviano la documentazione alla sovrintendenza scolastica della regione di titolarità corredata dalla valutazione dei risultati ottenuti effettuata dal dirigente responsabile dell’ufficio presso il quale operano. 2. LA VALUTAZIONE 2.1 Valutazione dei capi di istituto in servizio presso le istituzioni scolastiche Criteri di valutazione e punteggi I Nuclei procedono alla valutazione delle attività dei capi di Istituto secondo i criteri stabiliti dalla C.M. n.312 del 21 dicembre 1999 emanata in attuazione dell’articolo 20 del CCNL e dell’articolo 41 del CCNI. Pertanto, rispetto ad ognuno dei dodici processi individuati come maggiormente caratterizzanti le cinque aree oggetto di apprezzamento, i Nuclei esaminano le iniziative descritte, nel numero massimo di due per ogni processo, dai capi di istituto attraverso l’autoanalisi e procedono alla valutazione secondo le modalità indicate e i punteggi e gli indici di ponderazione contenuti nelle apposite tabelle. La presentazione di detti processi, predefiniti in riferimento alla presente procedura di valutazione, è riportata all’interno del modello di autoanalisi di cui all’allegato A. I Nuclei possono acquisire ulteriori elementi di valutazione attraverso la richiesta di documentazione aggiuntiva e attraverso colloqui con i capi di istituto. a) Criteri 1. completezza delle iniziative intraprese in termini di:
2. qualità delle iniziative intraprese in termini di strutturazione delle modalità di monitoraggio, che possono prevedere:
Ulteriore elemento di valutazione da tenere presente è la coerenza delle iniziative intraprese, con : – contesto socio-economico della scuola b) Punteggi La valutazione da parte del Nucleo di Valutazione segue tre momenti. 1. Per ogni processo, valutazione della completezza e della qualità delle iniziative realizzate sulla base della seguente scala di valutazione: Tabella 1
Nel caso in cui non siano disponibili elementi sufficienti di conoscenza, si considera Non Rilevabile l’aspetto in considerazione. 2. Per tenere conto della coerenza con gli obiettivi del piano dell’offerta formativa e con il contesto socio-economico, il punteggio ottenuto per ogni processo viene ‘corretto’ sulla base degli indici della tabella successiva: Tabella 2
Nel caso in cui non siano disponibili sufficienti elementi di conoscenza, si considera Non Rilevabile l’aspetto in considerazione. 3. Si effettua la somma dei punteggi così ottenuti per ogni processo. Si otterrà in questo modo il punteggio per ogni area e il punteggio complessivo della valutazione delle attività dei capi di istituto in servizio presso le istituzioni scolastiche. Il punteggio massimo per ogni processo è pari a 12 punti; il punteggio massimo disponibile per la valutazione è pari a 144 punti. 2.2 Criteri da utilizzare da parte del sovrintendente per la formazione della graduatoria in caso di parità di punteggio tra i capi di istituto in servizio presso le istituzioni scolastiche. Il sovrintendente predispone, sulla base dei punteggi assegnati dai Nuclei, un’unica graduatoria regionale ed individua i capi di istituto aventi diritto all’indennità aggiuntiva. In questo caso la ponderazione relativa al piano dell’offerta formativa e al contesto socio-economico acquista maggior valore in quanto viene calcolata sulla base di indici di riferimento incrementati. Tabella 3
La somma dei punteggi così ottenuti per ogni processo dà luogo alla nuova valutazione complessiva dei casi che risultavano a parità di punteggio. Nell’eventuale ulteriore parità prevale l’anzianità di servizio. 2.3 Valutazione dei capi di istituto in servizio presso l’amministrazione della pubblica istruzione I Nuclei di Valutazione procedono all’apprezzamento delle attività dei capi di istituto secondo i criteri e le modalità di seguito indicate in applicazione a quanto stabilito nella C.M. n.312 del 21 dicembre 1999. La valutazione riguarda al massimo tre progetti/processi descritti dal capo di istituto attraverso l’autoanalisi. a) Criteri di valutazione La valutazione avviene in conformità ai seguenti criteri:
b)giudizio qualitativo Ogni progetto/processo viene preso in esame alla luce dei criteri sopra espressi e per ogni criterio viene formulato un giudizio qualitativo, secondo la seguente scala di valutazione: Tabella 4
Nel caso in cui non siano disponibili sufficienti elementi di conoscenza, non si esprime un apprezzamento (Non Rilevabile). Per ogni criterio proposto vengono riportati alcuni indicatori da tenere in considerazione ai fini della formulazione del giudizio:
In questo caso occorre far riferimento alle valutazioni espresse dal dirigente responsabile dell’ufficio presso cui il capo di istituto presta la propria opera.
– tipologie e quantità dei collegamenti organizzativi previsti – quantità e qualità delle variabili economiche, umane, tecnologiche e organizzative interessate – livello di innovazione degli strumenti utilizzati e delle soluzioni definite – complessità informativa gestita
– tipologia e importanza delle dimensioni interessate del sistema scolastico – integrabilità degli esiti di progetto/processo con il sistema scolastico – impatto del progetto/processo su risorse professionali, finanziarie, tecnologiche del sistema scolastico
– contesto di riferimento dichiarato del progetto/processo – ambito territoriale di applicazione del progetto/processo – contributo degli esiti del progetto/processo ai processi decisionali ed operativi degli istituti
3. L’ATTIVITA’ DI FORMAZIONE DEI NUCLEI DI VALUTAZIONE Particolare importanza per la realizzazione del processo riveste l’iniziativa di formazione dei componenti i nuclei, della durata di due giorni, che deve essere realizzata, a cura dei sovrintendenti scolastici, prima dell’inizio dei lavori e verterà sui seguenti temi:
Le iniziative possono essere effettuate in collaborazione con Università ed Enti che abbiano maturato, a livello territoriale, esperienze relativamente ai contenuti oggetto dell’iniziativa formativa. La formazione viene realizzata a livello regionale se sono costituiti almeno 5 nuclei. Nel caso di costituzione di un numero inferiore di nuclei, la formazione è realizzata a livello interregionale secondo le indicazioni di cui all’allegato E. Ogni corso di formazione attivato coinvolge non meno di 5 e non più di 10 nuclei. 4. IL MONITORAGGIO L’innovazione introdotta relativamente alla valutazione dei capi di istituto è oggetto di un monitoraggio che si configura come:
Il monitoraggio di processo si articola su due livelli:
Il monitoraggio dei risultati si articola su tre livelli:
Il nuovo sistema di valutazione si inserisce nei processi di cambiamento in atto nel sistema di istruzione rispetto ai quali il ruolo del dirigente scolastico assume valore strategico. I quadri di conoscenza e le esperienze maturate nell’applicazione delle attuali procedure di valutazione dei capi di istituto potranno concorrere a definire sia azioni migliorative sia un sistema di valutazione che dovrà trovare i necessari adeguamenti nell’ambito della piena attuazione della dirigenza scolastica. La presente circolare e i modelli strutturati, che saranno utilizzati dai capi di istituto, sono disponibili anche nel circuito INTRANET e sul sito www.istruzione.it. Per eventuali comunicazioni dirette a questo Ufficio, si prega di utilizzare il seguente indirizzo di posta elettronica:dg1grado.div1@istruzione.it IL DIRETTORE GENERALE
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